Filtrazione
La filtrazione è uno dei primi e fondamentali trattamenti per la chiarificazione delle acque e consiste principalmente nel trattenere i solidi sospesi sedimentabili e non, presenti nelle acque primarie, facendoli passare attraverso gli interstizi di un letto filtrante in modo da rendere un affluente limpido e chiarificato. I solidi sospesi non sedimentabili sono costituiti da particelle solide (fanghi, limo), sostanze argillose e colloidali di dimensioni ridotte e di difficile sedimentabilità, che si vengono a trovare nelle acque primarie superficiali e di profondità, in misura tale da impedirne gli usi sia a scopo civile che industriale.
LA FILTRAZIONE SU QUARZO
Il filtro è costituito da letti stratificati di quarzite naturale in granulometrie molto fini (0,4/0,8 mm.) in modo da ottenere una porosità del letto filtrante di almeno il 50%del volume unitario. I filtri chiarificatori vengono adottati per chiarificazioni a valle di trattamenti diversi, come ad esempio la potabilizzazione, la deferrizzazione, l’addolcimento alla calce/soda, le filtrazioni di acqua per piscina, ecc. Gli impianti di filtrazione sono comunque preceduti nella quasi totalità dei casi da trattamenti preliminari di coagulazione e di sedimentazione. I filtri di tipo verticale, alimentati in pressione e costituiti da letti di materiale eterogeneo e incoerente, permettono di ottenere portate molto alte anche con torbidità elevate. I letti filtranti sono costituiti da materiale ad alto o diverso peso specifico in modo da poter contenere l’espansione del letto in controlavaggio e permettere al filtro di espellere anche le particelle filtrate più pesanti senza fuga di materiale filtrante. Essi vengono inoltre utilizzati per rifinire la fase biologica di alcuni impianti di depurazione per il trattamento di acque di scarico, di lavorazioni industriali.
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Il ciclo di servizio di un filtro chiarificatore è stabilito e controllato da un programmatore a tempo o volumetrico. Alla fine di ogni ciclo di servizio generalmente della durata di un ciclo lavorativo, si deve provvedere a ripristinare il potere di filtrazione del letto filtrante facendo il lavaggio con acqua. Detti lavaggi sono programmabili ed avvengono tramite l’impulso di un timer programmabile inserito nella centrale di comando valvole, con il quale si comanda anche la durata degli stessi. Il lavaggio si divide in due parti:1°Controcorrente 2° Equicorrente. Le fasi sopra descritte sono comandate e controllate automaticamente dalla centrale posta sul pannello frontale dove sono evidenti le fasi effettuate dal filtro. Due pressostati differenziali provvedono allo scambio delle colonne filtranti.
LA FILTRAZIONE SU CARBONE ATTIVO
I FILTRI A CARBONE ATTIVO di tipo verticale alimentati a pressione e costituiti da letti di materiale eterogeneo ed incoerente, permettono di ottenere portate molto alte anche con torbidità elevate (oltre 50 mg/lt ). I letti filtranti sono costituiti da materiale a basso peso specifico in modo da poter contenere l’espansione del letto in controlavaggio e permettere al filtro di espellere anche le particelle filtrate più pesanti senza fughe di materiale filtrante. La tecnica della filtrazione su carbone attivo granulare particolarmente adatta per la eliminazione del cloro, dell’ozono, del permanganato, contaminanti organici, (cattivi odori, B.O.D., cattivi sapori, saponi e tensioattivi ecc.)I filtri che proponiamo sono completamente automatici; non richiedono operazioni con consumo di prodotti chimici, ma solo di un lavaggio per il riassetto dello strato filtrante con la stessa acqua da reintegrare a quella consumata.